Le Previsioni di Spesa di Chevron per il 2026
NEUTROChevron Corp prevede che le spese di capitale organiche per il 2026 saranno nella parte bassa delle previsioni, stimando tra 18 e 19 miliardi di dollari per le sue controllate.
Oltre la metà di questo importo, pari a 10,5 miliardi di dollari, sarà destinato agli Stati Uniti, con un focus particolare sulle risorse shale e tight.
L'azienda punta anche alla crescita in Guyana, nel Mediterraneo orientale e nel Golfo d'America, e mira a ridurre i costi strutturali di 3-4 miliardi di dollari entro la fine del 2026.
Le previsioni di spesa di Chevron riflettono una strategia prudente in un contesto di mercato incerto.
Contesto
Chevron ha recentemente concordato di acquisire una partecipazione del 40% nelle licenze di prospezione petrolifera offshore in Nigeria da TotalEnergies, che manterrà l'operatività. Questa joint venture mira a sviluppare nuove opportunità in Nigeria, allineandosi con gli obiettivi del paese [3]. Inoltre, TotalEnergies sta trasferendo un interesse del 40% in un altro blocco offshore nigeriano a Chevron, aumentando così la sua partecipazione in questi asset [4].
Queste operazioni evidenziano l'impegno di Chevron a espandere la propria presenza internazionale, in particolare in aree strategiche come l'Africa.
Analisi
Le previsioni di spesa di Chevron per il 2026 indicano una strategia conservativa, che potrebbe riflettere l'incertezza del mercato energetico globale. Investire nella parte bassa della guida suggerisce una cautela nei confronti di potenziali fluttuazioni dei prezzi del petrolio e delle sfide geopolitiche.
L'allocazione di oltre 10 miliardi di dollari agli Stati Uniti, con un focus su shale e tight assets, potrebbe posizionare Chevron in modo vantaggioso per capitalizzare sulla crescente domanda di energia domestica. Tuttavia, la dipendenza da queste risorse potrebbe esporre l'azienda a rischi legati alla regolamentazione ambientale e alle pressioni per la transizione energetica.
Inoltre, l'impegno di Chevron nella crescita in Guyana e nel Mediterraneo orientale rappresenta un'opportunità per diversificare le fonti di reddito. Tuttavia, il successo di queste iniziative dipenderà dalla stabilità politica e dalle condizioni di mercato in queste regioni.
Infine, l'obiettivo di ridurre i costi strutturali di 3-4 miliardi di dollari entro la fine del 2026 potrebbe migliorare la resilienza finanziaria dell'azienda, ma richiederà un'attenta gestione delle operazioni e delle risorse umane per evitare impatti negativi sulla produzione e sull'innovazione.